jueves, 3 de marzo de 2016

MILICA JEFTIMIJEVIĆ LILIĆ [18.181]


Milica Jeftimijević Lilić 

(Banjska, Kosovo, 28. 8. 1953) Poeta y escritora serbia. Trabajó como crítico de televisión y editora de la Televisión de Belgrado. Desde 1999 vive en Belgrado. Pertenece a la Asociación de Escritores de Serbia.



Milica Jeftimijević Lilić rođena je 28.08.1953. u Lovcu kod Banjske na Kosovu i Metohiji od majke Ilinke i oca Tomislava Jeftimijevića. Završila je Filozofski fakultet, Odsek za jugo­slo­vensku književnost i jezik, u Prištini. Radila je na Univer­zitetu u Prištini u zvanju profesor više škole.

Bila  urednik Redakcije za kulturu u Televiziji Priština, dugo­go­dišnji urednik u Televiziji Beograd i tv kritičar. Autor je brojnih značajnih emisija iz kulture i književnosti i serijala o proteranim piscima sa Kosova i Metohije pod nazivom "Usudom razvejani".

Objavila je zbirke pesama: Mrak, izbavljenje (1995) KOV, Vršac, Hibernacija, (1998) KOV, Vršac, Putopis kože (2003) SKZ, Beograd i poemu Čaranje (2007) "Panorama", Priština, Beograd, zbirku proze Siže slučaja (2002), "Prosveta", Beograd, kao i knjige kritika: "Poetika slutnje" (2004), Književno društvo pisaca Kosova i Metohije, Kos. Mitrovica i Epistemološka osvetljavanja (2007), "Mali Nemo", Pančevo, Odvijanje svitka, sabrane i nove pesme (2009) "Društvo pisaca Kosova i Metohije i Raška škola", Kritički temelji i dometi, studija o Simi Cuciću, Banatski kulturni centar, Novo Miloševo, 2011.

Piše i priče za decu koje su objavljivane u "Dečjim novinama", "Jedinstvu" i drugim glasilima. Zastupljena je u mnogim antologijama i zbornicima.

Dobitnik je nagrada: "Treća nagrada" za objavljenu priču na konkursu lista "Jedinstvo", "Grigorije Božović", "Lazar Vučković". "Pesnička povelja Sokolica", Zmaj Ognjeni Vuk", "Kondir Kosovke devojke", "Bronzani Orfej" dodeljen u Frankfurtu na Majni, "Zlatni beočug" za trajni doprinos kulturi Beograda, "Povelja Raških duhovnih svečanosti" za izuzetan medijski doprinos...

Pesme i kritike su joj prevedene na: ruski, engleski, francuski, italijanski, arapski, mađarski, makedonski, turski, nemački...

Živi u Beogradu  od 1999. Majke je dve kćeri, Dragane i Ivane Lilić.

Zamenik je predsednika Udruženja književnika Srbije.




FIDUCIA NELLA GUARIGIONE
      a San Basileo

Con quest’osso di pesce nella gola
Sono indebolita
Non posso andare avanti
E il deserto è immenso.
Nemmeno una parola di consolayione.
Intorno solo belve affamate.

Si avvicinano domate
Perché sono state santificate dal tuo volto.
Aspetto tenacemente
Che la tua mano potente
Mi porti la guarigione,
E mi salvi
Con la tua forza santa
Che glorifichi con il tuo nome.



RITORNO A ME STESSA

Sono uscita finalmente
Dalla zona pericolosa
Dal tuo campo gravitazionale
Che mi aspirava
Dove avevo annullato me stessa
E mi ero trasformata in Te,
Piena di Te
Ho respirato con il Tuo respiro,
E sia la mattina che la notte erano colorate da Te.
Ora che sono tornata a me stessa
Sento la libertà,
Il mio secondo io,
La bellezza del ritorno al mio essere,
Tu sei ancora lì,
Distante come la Luna
Che seduce la fantasia
Ma non si tratta più del Sole
Che mi brucia la pelle
Con la sua forza,
Come una musica spenta
Che risuona ancora nella coscienza,
Non rompe più il cuore con il suo suono potente,
Come un’impronta nel bronzo
di un volto che sta già affogando.
Sarei potuta
Cadere come un pilota spaventato
Quando si trova dal lato sbagliato
Per essere catapultato senza via d’uscita
Potevo precipitare dalle Tue altezze
Appesantita dal Tuo peso,
Ho voluto invece fare due passi
Nelle altezze nobilitata da Te
Fino all’apertura dell’infinito
Su una stella non ancora scoperta
Per donarle il Tuo nome -
Se Tu m’avessi solo teso le mani
Quando mi sono inginocchiata davanti a Te
Incorporea.
Sono uscita finalmente
Dalla zona pericolosa
Dal tuo campo gravitazionale
Che mi aspirava
Dove avevo annullato me stessa
E mi ero trasformata in Te,
Piena di Te
Ho respirato con il Tuo respiro,
E sia la mattina che la notte erano colorate da Te.
Ora che sono tornata a me stessa
Sento la libertà,
Il mio secondo io,
La bellezza del ritorno al mio essere,
Tu sei ancora lì,
Distante come la Luna
Che seduce la fantasia
Ma non si tratta più del Sole
Che mi brucia la pelle
Con la sua forza,
Come una musica spenta
Che risuona ancora nella coscienza,
Non rompe più il cuore con il suo suono potente,
Come un’impronta nel bronzo
di un volto che sta già affogando.
Sarei potuta
Cadere come un pilota spaventato
Quando si trova dal lato sbagliato
Per essere catapultato senza via d’uscita
Potevo precipitare dalle Tue altezze
Appesantita dal Tuo peso,
Ho voluto invece fare due passi
Nelle altezze nobilitata da Te
Fino all’apertura dell’infinito
Su una stella non ancora scoperta
Per donarle il Tuo nome -
Se Tu m’avessi solo teso le mani
Quando mi sono inginocchiata davanti a Te
Incorporea.




IL FUOCO E IL VERBOВАТРА И СЛОВО

Senza il fuoco portato
Da que gli occhi profondi e sconosciuti
Sarei stata una campana che non conosce
La propria essenza.

Sarei stata un dovere innominabile.
Un vuoto che scoppia senza rumore.
Il crepuscolo dimentico del giorno.
Un’icona che nessuno bacia.
Una foglia già  ingiallita
In attesa di alzarsiin volo.
Non un tremolio dellampo mattutino
negli occhi di ragazza innamorata.
Non un suono dell acorda
Suonata da un abile maestro di violino.
Non una scintilla del Verbo che brilla,
Né una Donna che conosce la propria essenza.

Né questa vita
Da celebrare con il Verbo.

Trad. Dragan Mraovic



Nuova coreografia di Sceherezade 

Da Scheherazade in poi, perseverando,
 ho ripetuto il suo gioco
 coraggiosamente e velocemente
edotta dall'esperienza dei secoli ,
già radicata nella mia mente.
Assicuratevi di chiedere di più,
o nude parole, suonate da putti
che illuminano il crepuscolo d
ivorando tutto ciò che toccano.
Io mi aggrappo a questo filo
di passioni primordiali
 per mille notti e oltre.
i accorcia la distanza,
ci stiamo avvicinando al fuoco,
siamo sul fuoco e mai fiamma fu più intensa.
 A nome di tutti gli affamati
 noi non siamo ancor sazi
di codeste divine scintille.
Il signore e la sua preda
reciprocamente schiavi
di un gioco malsano.
E non c'è fine a questa "notte".
 Una lama tra di noi.
sguainata dal fodero aperto .

Nuova coreografia di Sceherezade
 E i tuoi occhi stupiti.

M.J.L.
Tradotta, Claudia Piccino. 



UNA COPPIA IRREALIZZATA

Se almeno avessimo cacciato la bellezza
In paesaggi sconosciuti
Come Cortázar e Carol Dunlop
Le parole con le quali forgiarono l’amore
Che vince il tempo e la morte.
Come Sartre e Simone de Beauvoir
Che bisticciando creavano l’eternità
E grossi volumi lo confermano anche oggi,
Se avessimo almeno annotato un desiderio
Nella nostra corrispondenza perché diventasse un nuovo verso,
Come Rilke e Cvetajeva,
Ci saremmo già realizzati come coppia.

Cercando le sponde invece
Affrontavamo invano le onde
Con i nostri deboli corpi -
Senz’arrivare a noi stessi
Spegnevamo le braci.

M.J.L.
Trad.Dragan Mraović



L'energia dell'amore

Un uomo ha cominciato ad amare una donna
ed una donna ha cominciato ad amare un uomo
e ad un tratto si è infiammato l'universo.

La fiamma si è accesa dai primordi
e il buio si è ritirato spaventato,
le bestie, ammonite, sono ammutolite.
Hypnos ha stordito i criminali
affinché l'amore innocente brillasse
come il primo giorno dopo il Big Bang.

Chronos ha cominciato un capitolo nuovo           
affinché il giovane tempo potesse fiorire
come se il gelo non fosse mai stato,

affinché tutte le costellazioni si fondessero
divenendo simili a nulla, e in particolare
come l'obelisco calato dal cielo.

Le parole sono diventate alate e svolazzavano
da tutte le parti seminando il polline dell'amore
con la potenza per fecondare il mondo sterile.

E solo i prescelti potevano vedere
la fioritura miracolosa del fiore
degli esseri dal sesso maschile e femminile,

la condotta irripetibile
dell'energia stessa, da tanto tempo filata,
illuminata, sfrenata.

Milica J.Lilc
tr.Danijela Nikolić




La preghiera per la vita nascente 

               A santa Parasceva

Con immenso amore,
Pregate per il nascituro,per noi,
a quanto pare, non c'è salvezza,
Abbiamo fatto troppo male.
Ma il non ancora nato,
lasciate che arrivi
Prima che il mondo cada in rovina,
Ripuliamo la terra dai veleni
Prima di farlo nascere e distruggiamo
L’orrore di questo male endemico
Perverso e che ci opprime.

Pregate per un’alba chiara
Dove solo il sole risplenda luminoso
E nessuno potrà minacciare questa vita
Né Bombe, né ingiustizie, né fame,
Quando tutti torneranno alle loro case 
In Libertà e amore con tutti Come il tempio del cielo.

Pregate, Pieni di amore,
Che l'amore regnerà di nuovo
Chi in principio, Chi per prova.
Pregate per il nascituro,
La salvezza sarà per noi, 
La vostra preghiera ha la forza ,
di Realizzare questo per l'innocente
e siano riscattati,
Coloro che desiderano la sua venuta.

(traduzione Regina Resta)


 

HIBERNACIJA

U dubokoj hibernaciji ne vidimo
Rasprostire se patološko doba
Uprkos granicama i mirovnim trupama
Haguju licemeri pravdu
Nešto je iza. I to je umetnost glume.
Zahvaćeni informativnom groznicom 
Čitamo u Dnevnom telegrafu:
Na velika vrata ušla je PATOLOGIJA
Uzalud smo zaptivali mala.
Iracionalno je u nadiranju 
I veje s Novog Kontinenta,
Čuje se potmuli topot,
Anomalijski sindrom u galopu
A nestašice lekova trajna.

Crveni krst u konspiraciji
Sve je u inverziji,
Ništa je sve.
Eksplozija beščašća razara državni sistem,
Popucale su poluge morala, ideala.
Uvezli su sav svetski otpad.
Problem terororizma politički nerešiv,
Javljaju na vestima.
Pozitivni impulsi stoje pred rampama
Eids razara društveni organizam
Bolesna glava formalno stoji.
Nove izrasline na licu sveta 
Plodovi su organizovanog promiskuiteta
Velika moć ima malu nemoć,
Sve je sterilno do ukinuća.
Uništiće granice, narode s duhom,
Sve što je samorodno.
Profilaksa konačno metasatzira,
Demultipliciraju se ćelije,
Sabotiraju antitela,
Dijagnostikuje pesma:
Oboleo je svet od leukemije bića.
Nastranosti pribegava i virus
Pretapaju se krajnosni fenomeni:
Zima ulazi u leto, čovek u zver -
Jedno ukida drugo.
Protivrečnost u sistemu vremena 
Poremećaj je genetskog koda.
Nestaje samoregulisanja u atmosferi,
Predelu, telu, karijeri
Bezuslovno smo predvođeni čudu,
Bezumlju, mentalnom bludu,
Kuri racionalnog zatupljivanja
I iracionalne trpeljivosti
Sa izvesnim ishodom.
Redovno upražnjavamo informativne droge.
Kolektivna mašta je u opasnosti
Amok je na ulicama, izveštava S.O.S.
Katastrofa konačno stiže iz nas.
Opčinjenost prizorom zla traje,
Izloženo je na bezmernim platnima
Samo ga valja dobro sažvakati,
Progutati bez Mučnine,
Izbaciti sebe ko morska zvezda utrobu
Jer digestivni trakt sveta je ozbiljno ugrožen.
Iz humanih razloga inauguriše se eutanazija.
Brine nestašica vetrova.



UGAO BEZIZLAZA

Ni crn ni beo 
Nisi hteo da budeš
Ni levo ni desno
Da te denu.
Ni ruku uvek da dižeš
Kad okom kresnu, 
Nit jedva da čekaš smenu
Na vrhu jezika
Da bude ti prva misao ni zadnja
Namera
Nisi hteo.
Ni van istog smera
Nisi smeo,
Ni napred ni straga
Al' do vraga -
Kuda i dokle?
U tebi tek jedan deo
I crn i beo
Svetla bi hteo
I DRUGO...
Al' baš u ovaj ugao bezizlaza
Sam si se spleo.




DEUS SEPULTOR

Posednik velike moći prizva zlo -
Zaseo pa bi do večnosti.
Sve nek se sruši, on se ne miče.
Trava ne niče gde on stane,
Pokidane sve spone s prošlim
Šta ga se tiču krune i carsta,
Neimarstva novog se laća.
Plaća nedužan uvek
Za zanos što sliku krivi,
Dovitljivi to dobro zna.
Podvala uvek spremna
Zemna dobra za sebe,
Svetost prepušta njima 
što nekad behu.
Grehu se predati smelo -
Što jednom greh, drugom smeh.
Pogasi kandila stara,
Stvara o sebi mit,
Ushit mu trpnja vaša.
Tamburaša napoji nek tambura
O moći i slavi.
Crvene vodi strast, slast drevna dela,
Ideja smela neposustala
Ma i vasiona propala 
Samo on ne,
Prevrtljiv ne tone.

On kao i svi veliki
Velikom cilju teži:
neredom zavodi red
koji ne vide mali.
A možda se moćan 
Ipak samo šali.



ZAPOVEST

Drži crno za belo
Kad ti se kaže,
Slušaj kad ne vidiš!
Savijaj kičmu,
Liži pljuvačku kad si svitljiv.

Puzi kad si zaboravio leteti,
Neka te lome kad si od stakla.
Srljaj sa njima sam bi plutao.
Drži crveno za zeleno.
Ne pasi šta si sejao,
Ne zaboravi plavo,
Oni što predvode 
Ratko idu pravo,
Ti nemaš kud!
Slediš li, stižeš crno!
Staneš li - gde?
Razulareno krdo gazi
A ti krotitelj nisi.
Ma te i zgazili stani!
Pitaj se gde si -
Podsećam ne zapovedam:
Ne vređam nego vraćam
Istom merom.



NISMO

Čujem glasove stare:
Mi narod više nismo,
Razbijena parčad ogledala na podu,
Kratki odblesak časa.
Novine smo koje izbaciju moćni
Razapete u kući bez prozora -
Koncepcija podložna promeni.
Akteri nismo u predviđenoj igri
S dalekim posledicama.
Slama smo za lutke,
Trpaju nas i ušivaju,
Vade organe i oči
Da bolje vide i čuju prošlost.

Obeznanjeni ne opiremo se,
Nimo ni za sebe ni druge,
Gar smo što visi bestelesno,
Znoj koji zadrigli nestrpljivo 
Otresu u besu.
Paučina u uglu svemira.
Ćošak u koji se pljuje.

Slepo crevo u proždrljivom trbuhu krmače
Koje treba odstraniti.
Bezumni jesmo jer nas za takve drže.
NISMO - jer pristajemo.








.

1 comentario:

  1. Muchas gracias, sono onorata e grata di presentare le mie poseie tra poeti di tutto il mondo. Molto bella Antologia, eviva la poesia!Gracas, segnore Sanhez !

    ResponderEliminar